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Benvenuto nel blog della Scrivente Errante! 

Uno spazio dove conoscere una Mamma, AUTRICE degli ARTICOLI e delle RECENSIONI che troverete su questo blog, appartenente alla generazione dei Millennials di due bambine Cosmopolite, a cui spero di poter dare gli strumenti per realizzare i loro sogni ed essere FELICI! 

A proposito della felicita' - discorso con mia figlia -

Bere e’ una tipica consuetudine del Regno Unito. In Scozia la bevanda piu’ conosciuta nel mondo e’ il whiskey. Per scrivere la poesia Scotch Drink, Robbie Burns ha cominciato proprio da un bicchiere di whiskey per elogiare la vita semplice. Egli rassicura che e’ possible essere felici con piccole cose e a poco prezzo. Certamente, non fu il primo a farlo: nella letteratura per l’infanzia, ci sono molti romanza che trattano l’argomento: da Pollyanna con il suo gioco – cercare un lato positive in ogni situazione della vita in cui ci troviamo – a San Francesco – che rifiuto’ l’eredita’ paterna per vivere in poverta’ assoluta a contatto con la natura.

Il bicchiere di whiskey e’ un tramite per parlare apertamente agli scozzesi che sono soliti bere altri tipi di bevande alcoliche. Burns dimostra di essere Innamorato della sua terra natia, la Scozia, e lo possiamo notare dal fatto che scrisse le sue poesie utilizzando il dialetto locale.

Scotch Drink narra al lettore un importante segreto per tutti coloro che coltivano il sogno di diventare scrittori, Burns dimostra con questa poesia di sapere fin dall’inizio quale messaggio vuole inviare con essa e in che modo finira’.

Onestamente, mia dolce bambina, non ho una frase particolarmente significative da lasciarti riguado la felicita’. Molti scrittori, come ti ho gia’ accennato, scrissero a proposito di questo argomento, e voglio che tu scopra personalmente ciascuno di loro durante il tuo percorso di vita. Posso suggerirti grazie alle mie precedent esperienze la frase che tua zia Sara utiliza come messaggio iniziale in un’applicazione del telefono: "la felicita’ e’ un viaggio, non una destinazione”.

Sono anche in grado di dirti, citando B.P., il fondatore del movimento scout, che


“the real way to get happiness is by giving out happiness to other people. Try and leave this world a little better than you found it and when your turn comes to die, you can die happy in feeling that at any rate you have not wasted your time but have done your best."


Tutti questi autori, e molti altri, hanno ragione. Come puoi notare facilmente, non e’ facile parlare di questo argomento, anche perche’ la felicita’ ha colori diversi per ciascuno di noi. Posso pero’ lasciarti alcuni ricordi in cui mi sono sentita felice nel passato, e con il tuo papa’ mi impegnero’ a costruire molti momenti con te come protagonista.

Per esempio, ero felice quando incontrai per la prima volta il tuo papa’, e quando mi chiese di diventare sua moglie e la madre dei suoi figli, a cominciare da te.

Ero felice quando sentii per la prima volta il tuo cuore battere dentro di me, quando ti ho vista per la prima volta e quando ti abbracciai il giorno in cui nascesti.

Sono felice ogni volta in cui dormi su di me.

Sono felice ogni volta che il tuo papa’ mi bacia o mi abbraccia.

Il profumo delle cipolle quando sto preparando la ratatouille a mezzogiorno mentre la televisione trasmette una vecchia puntata di Don Matteo o La signora in giallo accende in me antichi ricordi di felicita’.

Robbie Burns ha ragione; essere felici in questa vita e’ piu’ facile di quanto ciascuno possa immaginare. E’ facile come bere un bicchiere di whiskey. No, hai capito bene: non e’ facile come bere un bicchiere d’acqua, ma un bicchiere di whiskey.

Infatti, quando cominci a bere per la prima volta whiskey, e’ dura tenere un equilibrio tra la quantita’ e la sobrieta’, ma una volta che ti sei abituata a cio’, potrai godere di ogni evento la vita ti offrira’ giorno dopo giorno.

La cosa piu’ importante da tenere sempre a mente e’ di prendere la vita in scioltezza e non avere troppa fretta di bruciare le tappe perche’, come il whiskey, la vita scorre via in un momento e quando moriamo non ci portiamo via niente, nemmeno le mutanda (e I collant).



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