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Benvenuto nel blog della Scrivente Errante! 

Uno spazio dove conoscere una Mamma, AUTRICE degli ARTICOLI e delle RECENSIONI che troverete su questo blog, appartenente alla generazione dei Millennials di due bambine Cosmopolite, a cui spero di poter dare gli strumenti per realizzare i loro sogni ed essere FELICI! 

Una moderna Colombina che grida: "Proletari di tutto il mondo, unitevi!"

Colombina la messaggera cerca, cerca la Primavera la più bella che ci sia me la voglio portare via.

Ecco qui che l’ha trovata, tutta bella incipriata con le scarpe di cioccolata, Colombina vuol ballar.

E’ la sera di Carnevale, Colombina vuol ballare e si fece accompagnare da un vecchio Barbablù che saresti proprio tu.



Colombina, la Maschera di Venezia, e’ l’innamorata di Arlecchino e pretesa dal suo datore di lavoro.

Un tempo si lavavano I panni al fiume o, per i piu’ fortunati, nei lavandini esterni. Il profumo che emanava Colombina, per questo motivo, doveva essere perennemente quello del sapone di Marsiglia.

Fare il bucato non e’ cosa semplice. A mano, oltre al sapone di Marsiglia, bisogna avere anche molto olio di gomito. In lavatrice, bisogna fare attenzione a suddividere i bianchi dai colorati, per evitare di diffondere il colore dappertutto.

Mi viene in mente una canzoncina che cantavamo quando ero una bambina come te, Chikaima Maitea: “La bella lavanderina, che lava i fazzoletti, per i poveretti, della citta’”.

Ecco, lavare e stirare i fazzoletti e’ dopotutto un bel lavoro. Nel cinema, il fazzoletto ha avuto spesso un ruolo peculiare: e’ stato il legame che ha legato William Wallace alla sua amata oltre la vita, oltre la morte. Con il fazzoletto in faccia ne l’AMORE NON VA IN VACANZA il personaggio di Jude Law ha svelato a Cameron Diaz che in realta’ non e’ lo sciupafemmine che vuole far credere nel week end bensi’ un amorevole padre di due bimbe orfane di madre.


Un medico in famiglia e’ una fiction italiana che amavo guardare insieme al mio papa’, tuo nonno Paolo. Di quella fiction ho adorato in particolare Lele, quando all’inizio preferi lavorare in una asl sperimentale piuttosto che in una clinica privata per V.I.P.; Alice che scrive per riviste per consumatori e parte per un viaggio inchiesta in Africa; Guido che lascia la guida dell’Asl a Oscar perche’ preferisce occuparsi delle visite a domicilio alle persone anziane che sono sole; Franco, il medico contrario alle coppie di medici che lavorano insieme e alle aziende che finanziano il mercato delle armi che vorrebbero finanziare anche le sue missioni. Sempre il dottor Franco in una puntata della 4 stagione accetta di curare una bambina che e’ arrivata in Italia senza i documenti con la madre, ed e’ disposto perfino a operarla gratuitamente qualora fosse stato indispensabile per salvarle la vita! Maria che, dopo aver conseguito una laurea in medicina e una specializzazione in neuropsichiatria infantile, quando scopre che il suo professore Universitario l’ha scartata come sua assistente dopo la lieta notizia della sua gravidanza preferendole uno studente maschio, ha il coraggio di incontrarlo e gridargli in faccia che quel bambino ha il diritto sia di avere una madre amorevole sia di vederla soddisfatta del suo lavoro per cui prima di rimanere incinta era stata valutata in grado di svolgere, perche’ non e’ un delitto ne' delirio di onnipotenza voler essere madri e allo stesso tempo voler fare carriera.


Ai giorni nostri, Colombina avrebbe tante cose da denunciare, mia cara Chikaima Maitea. Il mondo e' diventato subdolo e meschino e devi sempre tenere gli occhi aperti, soprattutto se sei donna.


Fai sempre quello che ritieni giusto e ti fa stare bene, anche se delle leggi sembrano impedirtelo. Se volessi diventare un dottore, fallo perche' vuoi salvare vite, non pensare troppo al tuo conto in banca.


Ricorda che H.D. Thoreau, oltre al libro Walden – vita nei boschi, che ha poi ispirato B.P. a fondare il movimento scoutistico, scrisse anche Disobbedienza civile. E questo perche’ prima ancora delle leggi esiste il fatto che siamo umani, e siamo tutti in grado di andare, se vogliamo, oltre il nostro profitto personale e regalare le nostre competenze, le nostre qualita’, il nostro tempo e le nostre risorse a chi ne ha piu’ bisogno.


“Fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un’altra volta, dai un bacio a chi vuoi tu.”


Ti insegnero’, piccolo mia, a fare ogni cosa con un sorriso e a trovare nelle mansioni piu’ umili qualcosa che vale la pena amare, ti insegnero’ il Gioco di Pollyanna cosi da sorridere e cantare in ogni situazione, anche e soprattutto quelle piu’ difficili. In ultimo, ti insegnero' a non rimpiangere mai di aver baciato qualcuno, perche’ un bacio non e’ mai un errore.


Ricordati sempre che grazie a un timido bacio alla fermata dell’autobus la tua mamma e il tuo papa’ hanno iniziato, una sera di fine febbraio, la loro Bellissima storia d’amore.


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