A ruota libera di Sara Fiorentino e la ricerca di libertà nell'anima e nella disabilità
- Mafalda

- 14 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Hai mai provato quel senso di disorientamento al risveglio in un luogo che dovrebbe sembrarti familiare, ma non lo è più? Immagina se questo “luogo” fosse il tuo corpo, il tuo ruolo sociale, la tua identità. Con "A ruota libera", Sara Fiorentino ci guida in un viaggio dove i confini tra sogno e realtà si mescolano. Qui, la disabilità non è più “l’altro da noi”, ma diventa, con intensa forza, parte della nostra esperienza comune.
ESSERE GENITORI DI UN FIGLIO DISABILE.
Lucia, protagonista della storia, è madre di un figlio con disabilità. Questa realtà la colloca in un contesto differente, distante dal mondo delle apparenze e delle convenzioni sociali. La sua vita quotidiana è un tappeto di sfide e scoperte, dove gli sguardi altrui possono diventare pesanti. La sua lotta per la libertà è intensa e personale.
La vera trasformazione nella vita di Lucia avviene quando, in un modo sorprendente, si ritrova “dall’altra parte”. Le sue gambe si trasformano in rotelle e le sue certezze cadono. È confrontata a guardarsi senza illusioni, utilizzando lo stesso sguardo critico che spesso riserviamo a noi stessi quando ci fermiamo a riflettere su ciò che temiamo.

CHE COS'E' LA DISABILITA'?
Sara Fiorentino non scrive sulla disabilità; l'ha vissuta. Sua nipote Beatrice, malgrado le sue condizioni fisiche, ha vissuto al massimo tutti i suoi otto anni. Beatrice aveva un caratterino peperino. Ed era generosa, voleva aiutare tutti. Era brava a scuola, ed era molto intelligente. E il merito e' tutto della famiglia in cui e' nata. Il fatto di aver vissuto in prima linea accanto a sua nipote ha acuito enormemente la sua sensibilita'. Questo fa una differenza enorme. Sara Fiorentino ha sempre cercato di far sorridere Beatrice, nonostante tutto. Con un stile semplice e diretto, Fiorentino riesce a creare un legame empatico tra il lettore e Lucia. La narrazione è ricca di sincerità, invitando alla riflessione personale.
A differenza di molti racconti dove la disabilità è solo una nota di background, Fiorentino pone questo tema al centro della scena. Questo approccio non è solo innovativo, è fondamentale per sfidare i pregiudizi e le stigmatizzazioni che permeano la nostra società.
DOVREMMO METTERCI TUTTI ALLA RICERCA DI LIBERTA' PER ESSERE FELICI
La questione principale sollevata da Fiorentino riguarda la libertà. Non è solo l'assenza di catene fisiche, ma una ricerca interiore che implica affrontare le proprie limitazioni, paure e fragilità. Lucia dimostra che la libertà può essere sia fisica che spirituale.
Nel quinto capitolo, Fiorentino ci ricorda la cecità di chi, come gli abitanti di Saint Martin, “ha scelto di voltarsi dall’altra parte”. La diversità spaventa e, in una società che tende a uniformarsi, le persone come Lucia non solo affrontano le loro sfide, ma devono anche combattere contro il timore collettivo.
LO STILE DI SARA FIORENTINO
Il libro di Fiorentino si presenta come una fiaba contemporanea, dolce e amara. La scrittura, vibrante e accattivante, combina ironia e serietà, rendendo la lettura coinvolgente e profonda. Ogni personaggio che attraversa la vita di Lucia contribuisce alla sua liberazione finale: la disabilità è parte integrante dell'esperienza umana e non un tabù da nascondere.
Come annotato al'inizio del quinto capitolo dal grande Candido Cannavò, "come la malattia si cura, la disabilità si educa." Questa semplice frase racchiude una grande verità: l’educazione e la sensibilizzazione possono cambiare il modo in cui tutti noi guardiamo alla disabilità.
SARA CI LASCIA UN RACCONTO DI SPERANZA DA TRASMETTERE AI POSTERI
Fiorentino ci esorta a considerare la disabilità non come un'assenza, ma come una forma di libertà che può arricchire la vita. Questo messaggio è non solo potente, ma anche carico di significato.
Lucia non ha bisogno di pietà. Ha bisogno, come tutti noi, di occhi che sappiano vedere. Con delicatezza, Fiorentino riesce a far emergere una verità universale: tutti noi, con le nostre diversità e fragilità, possiamo trovare un modo per essere veramente liberi.

ECCO PERCHE' IL MIO VOTO PER QUESTO LIBRO E 10/10:
"A ruota libera" di Sara Fiorentino non è solo un libro sulla disabilità; è un viaggio nell'anima, una ricerca di libertà e identità. È un'opera che invita a guardare oltre le apparenze e a comprendere. La scrittrice ci spinge a superare la superficie e a riconoscere che dietro ogni disabilità ci sono storie e opportunità di libertà.
In un mondo dove le differenze possono spaventare, Fiorentino propone un messaggio di accettazione e inclusione. Attraverso Lucia e le sue esperienze, comprendiamo che la libertà è un percorso personale che tutti possiamo intraprendere, pur affrontando sfide. Se desideri una lettura che tocchi il tuo cuore e ti faccia riflettere su temi profondi, "A ruota libera" è certamente un libro da non perdere.






















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