Il Terzo Occhio e il CCA di Glasgow: Viaggio attraverso la Controcultura e l'Arte Contemporanea
- Mafalda

- 13 ago 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 lug
Il Third Eye Centre, fondato nel 1974 dallo scrittore e drammaturgo scozzese Tom McGrath a Glasgow, rappresenta una pietra miliare nella storia culturale della città. Questa istituzione, attiva fino al 1991, è diventata un fulcro per l'avanguardia e la controcultura, ospitando artisti, musicisti e performer celebri in tutto il mondo. La sua eredità è strettamente legata alla nascita e all'evoluzione di un panorama artistico vivace, capace di influenzare profondamente la cultura contemporanea di Glasgow.
Il Terzo Occhio: Un Santuario per l'Avanguardia
Negli anni Settanta, il Third Eye Centre si è sistemato nell'imponente edificio Alexander Greek Thomson di Sauchiehall Street e ha rapidamente acquisito la reputazione di "santuario dell'avanguardia", come riportato dal Guardian. Artisti del calibro di Allen Ginsberg e Whoopi Goldberg hanno calcato il suo palco, creando un’atmosfera ricca di innovazione e sperimentazione.
Uno degli elementi chiave del successo del Third Eye Centre è stata la sua programmazione coraggiosa e diversificata, che ha incluso mostre di fotografi iconici come Walker Evans e Robert Frank. L'attrattiva di esposizioni su temi vari, dal Circo di Hengler al calcio scozzese, ha attirato migliaia di visitatori, con alcuni eventi che hanno visto la partecipazione di oltre 5.000 persone.

La Visione di Chris Carrell
Dopo la fondazione di McGrath, Chris Carrell divenne direttore alla fine degli anni Settanta, mantenendo ferma la mission del centro. Carrell ha organizzato eventi significativi e mostre, mostrando talenti emergenti della scena artistica. Negli anni Ottanta, il Third Eye Centre ha giocato un ruolo fondamentale nella crescita dei nuovi pittori di Glasgow, come Ken Currie, Peter Howson e Steven Campbell. Questo periodo fiorente ha incluso esposizioni di artisti affermati come Damien Hirst e Sophie Calle, aumentando la sua rilevanza nel contesto dell'arte contemporanea.
Un Centro per l'Arte Vivente
Il Third Eye Centre è stato anche il palcoscenico della National Review of Live Art, un evento che ha ulteriormente consolidato il suo status come centro vivace per le performance artistiche. Grazie a progetti creativi vari, il centro ha contribuito non solo a una scena locale più ricca, ma ha anche connesso Glasgow con movimenti culturali più ampi, aumentando il suo richiamo a livello nazionale e internazionale.
La registrazione di album musicali all'interno del Third Eye ha anche rafforzato il suo ruolo come spazio di riflessione e innovazione. Album come "Mbizo" di Johnny Dyani e "Life in a Scotch Sitting Room Vol II" di Ivor Cutler sono solo alcuni dei progetti che hanno preso vita nelle sue mura.
La Transizione al CCA
La chiusura del Third Eye Centre nel 1991 ha segnato un nuovo capitolo per la scena artistica di Glasgow. Nel 1992, il Centre for Contemporary Arts (CCA) è stato fondato per continuare la promozione dell'arte contemporanea. Le prime mostre del CCA, come "Dead Slow" di Narelle Jubelin e la prima mostra personale di Tracey Moffatt nel Regno Unito, hanno rappresentato una continuità importante nell'innovazione del Third Eye.

Un Forum per le Idee Artistiche
Nel corso degli anni, il CCA è diventato un centro vitale per artisti e pensatori, ospitando opere che spaziano dall'arte visiva alla performance, dal cinema alla musica. Questo istituto dinamico ha continuato a offrire un forum per idee ed eventi, rendendo Glasgow un epicentro culturale riconosciuto. Con direttori come Jo Beddoe e Francis McKee, il CCA ha aggiornato continuamente la sua offerta artistica, riflettendo i cambiamenti e le innovazioni che caratterizzano il panorama contemporaneo.
Un’Eredità Che Continua
L'eredità del Third Eye Centre e del CCA è una testimonianza del potere dell'arte di trasformare e ispirare. Entrambi i centri hanno giocato ruoli cruciali nel promuovere e sostenere artisti, stimolando discussioni e permettendo la crescita di idee nella comunità. La continua interazione tra arte e vita quotidiana a Glasgow evidenzia la loro importanza, non solo per il pubblico locale ma anche per i visitatori di tutto il mondo.
Riflessioni sul Futuro Creativo
Il percorso attraverso il Third Eye Centre e il successivo CCA celebra non solo il passato, ma invita a riflettere su come l'arte contemporanea continui a plasmare la cultura. Il tragitto dal Terzo Occhio all'attuale CCA rappresenta più di semplici istituzioni; è un simbolo della resilienza e della continua evoluzione della creatività umana. Gli eventi e le opere d'arte del passato ci offrono un'opportunità per immaginare un futuro altrettanto vibrante, dove la controcultura di Glasgow continua a prosperare e innovare.

Grandi sapienti, artisti emergenti e una comunità vivace sono il cuore di questa storia. È lo spirito di sperimentazione e audacia che ha reso il Third Eye Centre e il CCA di Glasgow veri centri per l'arte contemporanea e spinge a riflettere su come possiamo continuare a valorizzare e sostenere la scena culturale di questa città.




















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