CENTRE FOR CONTEMPORARY OF THE ARTS
Il Centro del Terzo OcchioNel 1974 lo scrittore e drammaturgo scozzese Tom McGrath ha fondato il Third Eye Centre a Glasgow. Dal 1975 al 1991 il Third Eye Centre ha avuto sede nell'edificio Alexander Greek Thomson di Sauchiehall Street. Allen Ginsberg, Whoopi Goldberg, John Byrne, Billy Connolly, Edwin Morgan e Kathy Acker si sono esibiti al centro. Descritto dal Guardian come "un santuario dell'avanguardia", il centro divenne rapidamente il fulcro della controcultura di Glasgow.Il Third Eye Centre ha avuto solo due direttori. Chris Carrell ne assunse la direzione alla fine degli anni Settanta e lo guidò fino al 1991, mantenendo l'ampio mandato stabilito da McGrath. Le mostre di fotografia classica di Walker Evans e Robert Frank si affiancavano a quelle sul Circo di Hengler, sul calcio scozzese (che attirava 30.000 visitatori), sui viaggi spaziali, sugli scialli di Paisley e sui pupazzi di Spitting Image.Negli anni Ottanta, il Third Eye Centre ha svolto un ruolo importante nell'ascesa dei nuovi pittori di Glasgow, Ken Currie, Peter Howson e Steven Campbell. Vi furono anche mostre di Sam Ainsley, Jacki Parry, Roger Palmer, Susan Hiller, Pavel Büchler, Damien Hirst e Sophie Calle. Il Third Eye Centre è stato anche la sede della National Review of Live Art. Vi sono stati registrati diversi album, tra cui Mbizo di Johnny Dyani (1981) e Life in a Scotch Sitting Room Vol II di Ivor Cutler (1978).
Quando il Third Eye Centre chiuse nel 1991, al suo posto fu istituito il Centre for Contemporary Arts. Le prime mostre - Dead Slow di Narelle Jubelin e la prima personale di Tracey Moffatt nel Regno Unito - sono state inaugurate il 1° maggio 1992, in concomitanza con la festa del Mayfest.
Centro per le arti contemporaneeLavorando in tutte le forme d'arte, il CCA ha continuato a essere un forum di idee ed eventi, fornendo un centro artistico per la città.Nella sua storia, il centro ha avuto quattro direttori: Jo Beddoe, Penny Rae, Graham MacKenzie e Francis McKee. Gli anni Novanta hanno visto un programma pieno di energia e di entusiasmo. Un impegnativo programma di live art accolse Ron Athey e Goat Island, oltre a una serie di mostre avventurose e spesso provocatorie come Bad Girls e Slip of the Tongue, la prima personale di Janine Antoni. Nel 1994, il CCA ha presentato New Art in Scotland, a cura di Douglas Gordon, Jane Lee e Nicola White. Tra i principali artisti emergenti presentati in questa mostra figurano Nathan Coley, Jacqueline Donachie, Louise Hopkins, Carol Rhodes, Richard Wright e David Shrigley. Real Life Rocky Mountain e The Persistence of Painting di Ross Sinclair hanno contribuito a confermare l'ampiezza della scena artistica degli anni Novanta a Glasgow.A metà degli anni Novanta, l'edificio - acquistato all'inizio degli anni Settanta e utilizzato intensamente sia dal Third Eye Centre che dal CCA - aveva bisogno di essere riparato. Il CCA ricevette una sovvenzione dalla lotteria per riqualificare ed espandere la sede, includendo la villa di Scott Street. Il CCA si trasferì nelle McLellan Galleries per due anni, mentre l'edificio veniva ristrutturato dagli architetti di Page\Park. Nel 2001 il nuovo spazio è stato aperto al pubblico, con una festa che ha incluso Jarvis Cocker come DJ, un set dei Suicide e una nuova commissione di Cryptic. Ora che ospita una serie di inquilini culturali, oltre a un caffè, un bar e un cinema, 350 Sauchiehall Street è entrato in una nuova era.Nel 2006 il CCA ha subito un profondo cambiamento culturale, decidendo di perseguire una politica curatoriale più aperta. Questo approccio open source incoraggia artisti e organizzazioni a presentare i propri programmi al CCA. Oggi questa politica produce un programma più vivace e vario che offre un nuovo tipo di accessibilità al pubblico, ispirandosi allo spirito del Third Eye Centre e alla prima storia del CCA.
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