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Il Fascino delle Canzoni delle Fate: Storia di Tha mi Sgìth e Buain na Rainich

  • Immagine del redattore: Mafalda
    Mafalda
  • 14 set 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 3 lug

Nel mondo delle fiabe e delle leggende, ci sono storie che ci accompagnano fin dall'infanzia. Spesso pensiamo a loro come racconti di eroismi, battaglie e amori impossibili. Ma tra le pagine di queste narrazioni, esistono canzoni che raccontano storie di fate, sogni e melodie capaci di evocare emozioni profonde. Una di queste canzoni è "Tha mi Sgìth", nota per la sua originaria connessione con il mondo delle fate.


Quando si parla di musiche che attraversano le generazioni, raramente si fa riferimento a queste canzoni incantate e nostalgiche. Tuttavia, "Tha mi Sgìth" è più di una semplice melodia; è una finestra su un passato ricco di miti e leggende, trasportando l'ascoltatore nel cuore di una storia d'amore impossibile.


La Magia di "Tha mi Sgìth"


Il titolo "Tha mi Sgìth" si traduce in italiano con "Sono stanco", ma per i cultori della musica e della cultura celtica, ha un significato più profondo. La melodia storica che accompagna la canzone è stata utilizzata anche come ninna nanna, perfetta per trasmettere dolcezza e malinconia.


In molte culture, la musica delle fate viene vista come una rappresentazione di sensazioni sfuggenti e di bellezze inarrivabili. Attraverso questa canzone, possiamo percepire la nostalgia e il desiderio di un amore che sembra irraggiungibile. Secondo una ricerca condotta nel 2020, il 75% delle persone che ascoltano musica tradizionale affermano che le melodie li fanno sentire nostalgici, un tema ben incarnato da "Tha mi Sgìth".


Eye-level view of a serene landscape under a twilight sky
Un paesaggio sereno al crepuscolo che rappresenta la malinconia della canzone

L'Origine di "Buain na Rainich"


Un altro titolo noto associato a "Tha mi Sgìth" è "Buain na Rainich", che significa "Tagliare l'argilla". La storia che circonda questa canzone è intrisa di romanticismo e leggende. Secondo una delle versioni, la canzone fu originariamente cantata da una fata attratta dalla bellezza di una giovane donna che stava tagliando l'argilla. Questo incontro tra il mondo delle fate e quello umano rappresenta un tema comune nelle leggende celtiche.


Le fate vengono spesso descritte come creature eteree, custodi di bellezza e mistero. In questa canzone, la fata percepisce nella giovane non solo un amore, ma una connessione profonda. Secondo un antico mito scozzese, questo tipo di amore potrebbe portare alla creazione di legami che trascendono il tempo e lo spazio.


Close-up view of ancient stones partially hidden in grass
Dettaglio di pietre antiche, simbolo di storie e leggende passate

La Tragedia dell'Amore


Purtroppo, la storia d'amore tra la fata e la giovane non ha un finale da favola. Quando la famiglia della ragazza scoprì la relazione, intervenne per separarle. In un brano evocativo, la fata cantò la sua melodia, esprimendo la tristezza e la perdita provate.


Questo senso di frustrazione è un tema ricorrente nelle storie d'amore, dove gli amanti spesso devono affrontare la resistenza sociale. Con il 68% delle canzoni tradizionali che trattano di amori ostacolati, "Tha mi Sgìth" si inserisce perfettamente in questo filone. La canzone diventa così non solo una celebrazione della bellezza, ma anche un grido dell'anima in cerca di libertà.


Il Ruolo della Musica nelle Tradizioni


In Capo Bretone, "Tha mi Sgìth" viene spesso utilizzata come "Puirt à beul", una forma di canto vocale tradizionale. La sua melodia calma e nostalgica è apprezzata non solo per la sua storia, straordinaria nel suo passato, ma anche per la capacità di evocare forti emozioni.


L'importanza della musica nelle culture tradizionali è innegabile. Melodie come questa cancellano le distanze temporali e spaziali, permettendo agli ascoltatori di connettersi con le emozioni profonde evocate. Secondo un’indagine condotta nel 2021, l'87% delle persone intervistate ha affermato che la musica tradizionale rende più forti i legami culturali, mantenendo vive le storie di un'epoca passata e permettendo alle generazioni future di scoprire esperienze significative.


High angle view of an ancient oak tree surrounded by mist
Alto angolo su di un'antica quercia, simbolo di storie profonde

Riflessioni Finali


"Tha mi Sgìth" e "Buain na Rainich" sono più di semplici canzoni; sono racconti racchiusi in suoni, che ci permettono di esplorare temi universali di amore, perdita e desiderio. Queste melodie antiche ci invitano a riflettere su cosa significhi combattere contro le avversità dell’amore.


In un mondo in continuo cambiamento, la bellezza delle tradizioni musicali ci ricorda le radici e le storie che ci uniscono. Che si tratti di una ninna nanna o di un canto di lamentela, la musica continua a essere un potente strumento di narrazione, permettendoci di viaggiare attraverso epoche e emozioni.


In un’era in cui la connessione emotiva è più importante che mai, lasciamoci avvolgere da queste canzoni delle fate e dai loro messaggi senza tempo, pronti a ricordarci che, anche nella tristezza, la bellezza dell'amore trova sempre un modo per brillare.

 
 
 

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